Per la Pasqua di quest'anno non abbiamo fatto una raccolta fondi solo per il progetto della scuola ma abbiamo pensato fosse fondamentale sostenere...
La prima scuola dell’infanzia nel villaggio di Encañada, in Perù, dove uno spazio educativo a misura di bambino ancora non c’è.
Per seguire i lavori in corso c’é già la fila! Non perdere tempo, il nostro Umarell ti farà da guida!
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L’idea del progetto
Si tratta di un progetto architettonico, educativo e collaborativo nato con l’intento di lasciare un’impronta positiva a livello ambientale e umanitaria. Stiamo progettando una nuova struttura per l’infanzia con materiali sostenibili locali (terra cruda, paglia, legno e materiali di recupero), in un paese dove c’è urgente bisogno di una scuola dell’infanzia (Encañada, nel nord del Perù). Si svilupperà su una superficie di circa 500 mq in una zona immersa nel verde, nella natura e nel silenzio. Accoglierà fino a 100 bambini in età dai 3 ai 6 anni e avrà tutti i requisiti per essere un ambiente scolastico accogliente, ecologico e a km zero!
> Perché una scuola dedicata ad Adele?
> La città di Encañada
> Come sarà la scuola dell’infanzia
> Materiali e costruzione
Si chiamerà “El Jardín de Adele” e verrà dedicato a una bimba che è mancata troppo presto per vedere le meraviglie di questo mondo. Adele infatti rientra nei casi di morti perinatali: argomento di cui si parla poco e solo quando lo si affronta in prima persona, ci si rende conto di quante famiglie vivano questa sofferenza. Così l’idea della scuola dell’infanzia: far nascere qualcosa di bello da tanto dolore! Adele non frequenterà mai una scuola ma grazie a lei renderemo possibile un futuro migliore a tanti bambini.
Speriamo così di arrivare a più persone possibili e contribuire alla diffusione di metodi di costruzione alternativi, attenti alla sostenibilità e ben radicati nel territorio di appartenenza, in questo caso il Perù.
La città di Encañada
Nel comune di Encañada vive un gruppo di missionari italiani facenti parte dell’associazione “QUA LA MANO”. Sono tante le opere di bene fatte da loro in questi anni e la gestione della scuola sarà proprio seguita dai volontari dell’associazione. È da tempo che la popolazione chiede in maniera incessante una struttura educativa dove poter far crescere i propri figli e nipoti. Ad oggi il comune offre un piccolo edificio decadente e pericoloso, su due piani quindi non a norma con le leggi nazionali, ma soprattutto piccolo da non poter accogliere tutti i bambini.
Come sarà la scuola dell’infanzia
Il complesso scolastico sarà suddiviso in più edifici, ognuno dei quali riflette le funzioni principali di una scuola dell’infanzia: educazione, divertimento, alimentazione e amministrazione. Tutti gli edifici affacceranno su una corte interna comune protetta da una tettoia; al centro un grande albero fungerà da elemento magnetico per tutto il sistema scolastico e inviterà alla condivisione e alla socialità.
Le aule saranno tre, di circa 70 mq ciascuna. L’attività didattica sarà organizzata per zone: ci sarà spazio per il gioco, il disegno, la lettura, la condivisione.
Ogni aula avrà a disposizione anche una porzione di cortile “privato” con giochi all’aperto e piccoli orti affinché ogni classe con i suoi alunni senta la responsabilità di curare quella piccola area verde. Sarà come un piccolo seme che crescerà insieme a loro.
Un’aula comune dedicata alla psicomotricità permetterà ai bambini di approcciarsi all’educazione motoria e al divertimento attraverso complementi di arredo come scalette, palle psicomotorie, cubi, rampe, e tappetoni.
Non mancherà infine un’ampia zona mensa con cucina e tutti i depositi necessari e un’area giochi comune all’aperto affacciata direttamente sul fiume. Tutti gli edifici saranno rigorosamente sviluppati su un unico piano.
Materiali e costruzione
Desideriamo attenerci alle tradizioni architettoniche del paese e vogliamo utilizzare materiali il più possibile a km zero. Le pareti esterne saranno infatti in terra battuta e prevedono una tecnica costruttiva locale nota con il nome di adobe, che trae le sue origini dalla tradizione costruttiva preispanica. Gli adobes sono mattoni di terra, a volte mescolata con la paglia, costituiti per mezzo di stampi. Non vengono pressati, ma semplicemente lasciati asciugare al sole; sono poi disposti in file orizzontali l’uno vicino all’altro e uniti mediante fango. Le dimensioni di questi mattoni crudi variano di zona in zona: noi abbiamo studiato un modulo 40x30x15 cm che si adatta al meglio ai singoli edifici della scuola. Abbiamo calcolato che ne serviranno più di 9.000! L’adobe ha infine un’importante peculiarità termica che gli permette di trattenere il calore durante l’inverno e rilasciarlo durante l’estate, mantenendo una temperatura fresca in tutte le stagioni.
L’associazione di volontariato “Qua la mano” si occuperà non solo della gestione ma anche della costruzione della Scuola di Adele: i missionari hanno infatti dato vita ad una vera e propria impresa locale per costruire ogni tipo di struttura che possa migliorare le condizioni di vita.
Vogliamo portare avanti il cantiere secondo il concetto di “community building”, coinvolgendo gli abitanti di Encañada, gli artigiani locali e gli studenti delle scuole d’arte e di falegnameria, ma soprattutto tutti coloro che vorranno prendere parte a questo progetto!